DAL VETRO
Dal vetro l'apparenza di una fata
e sagome di mitici castelli,
una bambina adesso si è svegliata
e piangono di gioia gli occhi belli.
In tasca ha mille briciole di pane,
tra le sue mani cuccioli di lana
e per il tempo che ancora rimane
vorrei restarle accanto qui in pigiama.
Dal vetro scorgo un soffio fra le piante
in questo gelido e breve mattino :
un bacio, un altro bacio e da gigante
ritorno come sempre più piccino.
Un passo, un altro passo e le mie pene:
la vita è un pomeriggio che già viene.
Andrea Casoli 22/1/2017 nv
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